A NIZZA SI CAMMINA IN PUNTA DI PIEDI
E' passato più di un mese dal tragico evento a Nizza durante la festività del 14 luglio e tutt'ora seppur durante il giorno si vedono i turisti stranieri, ovviamente in una quantità inferiore agli anni precedenti, si ha l'impressione di camminare in punta di piedi. I sistemi di sicurezza ci sono e ben presenti, anche se molto discreti, si accede ai grandi magazzini presentando aperte le proprie borse agli agenti della sicurezza, spesso si vedono anche dei metal detector all'ingresso. Nessun problema, anzi, la sicurezza non disturba, ma spesso è l'atmosfera che si respira e che ci condiziona, sopratutto noi italiani che abbiamo disertato le case di proprietà o quelle che prendiamo ogni anno in affitto, oppure il bad and breakfast che tanto amavamo, o l'hotel dove già si andava con i genitori se non con i nonni. Col tempo la situazione semantica si afflevorirà come per ogni evento bello o brutto, tuttavia il territorio oggi vede un 35% in meno di presenze italiane e non solo dalle stime segnalate dei giornali locali e da parte degli uffici del turismo. La bella Nizza con la sua infinita Promenade, il centro storico con i palazzi genovesi e la parte moderna che spesso invidiamo e vorremmo vedere nelle nostre città, è oggi frequentata principalmente da una clientela dell'Est Europa forse meno incline a sentirsi colpita da questi fatti.
Albert Redusa Levy