SHARING AGE: A MILANO DEBUTTA IL BIKE SHARING LIBERO
Inforchi la bici a un capo della città e la lasci all’altro, senza preoccuparti di riporla nelle apposite stazioni a rastrelliera: è il concetto alla base dei nuovi servizi bike sharing “free floating”, che da un paio di mesi sono sbarcati anche in Italia dopo avere riscosso successo all’estero.

Mobike e OFO le due start- up cinesi che hanno distribuito le biciclette rispettivamente arancione-grigia e giallo acceso che circolano per le vie di Milano, prima città italiana ad investire sul “free floating” .

La modalità di utilizzo è semplice e decisamente hi-tech: come per i car sharing, si scarica l’app sullo smartphone e attraverso un sistema di geolocalizzazione si individuala bicicletta più vicina alla propria posizione e la si blocca gratuitamente per i prime 15 minuti. Il noleggio inizia sbloccando la bici con una scansione tramite QRcode.
Una volta raggiunta la destinazione, invece di lasciare la bicicletta in punti prestabiliti della città la si può parcheggiare dove è più comodo, a patto di non intralciare traffico e pedoni.
La libertà di poter lasciare la bici dove si vuole, deve andare di pari passo con il proprio senso civico: non lasci la bici a noleggio dove non lasceresti la tua.

Mens sana in corpore sano, recitavano i latini. Viste le ultime novità e il successo che sta avendo questo nuovo servizio, il motto è ritornato in auge arricchendosi di nuovi valori. Chi utilizza le biciclette, infatti, oltre a fare esercizio fisico, contribuisce a ridurre il traffico e l’emissione di Co2.
Allora tutti pronti a montare in sella di una bicicletta?
Chiara Guerra