A TUTTA BIRRA: LE NUOVE METE DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO ITALIANO
Il 2018 sarà l’Anno Nazionale del Cibo Italiano e il nostro paese presenta appuntamenti, eventi e convegni dedicati, ponendo al centro l’importanza della grande tradizione eno-gastronomica nel patrimonio culturale italiano. Sono sempre più in aumento le iniziative legate all’esperienza turistica in luoghi oggetto di rivalorizzazione territoriale egastronomica.
Un caso è la Val di Non e la sua fortunata coltivazione di meli. Dopo il successo dei progetti “Adotta un meleto” e “AlMeleto”, dei percorsi turistici nei meleti della valle trentina, l’azienda Melinda, in collaborazione con attori pubblici e privati locali, aprirà nel 2019 l’Underground Apple Experience,un esclusivo viaggio alla scoperta delle celle ipogee di Melinda, unico impianto al mondo per la frigo-conservazione di frutta scavato nella roccia dolomia e reso attrazione turistica.
La Puglia è una delle mete enogastronomiche più cult in Italia e tra i luoghi più visitati della regione figurano le masserie didattiche. Fonte di rilancio dell’economia agricola pugliese, le masserie sono oggi una grande attrattiva turistica regionale con lo scopo di tramandare la preziosa cultura rurale dell’entroterra,ricca di gusti e sapori.
L’Italia non è solo la patria della pizza, della pasta e del vino ma anche della birra. Le molteplici varietà di birra prodotte artigianalmente nel nostro paese, sono fenomeno turistico e attirano visitatori da tutto il mondo, curiosi di assaggiare i suoi svariati gusti e colori in cui sono racchiusi i valori culturali del territorio circostante. Interessante il caso di Apecchio, borgo nel cuore delle Marche, che grazie al lavoro di due realtà imprenditoriali birricole, Amarcord Birra e Tenute Collesi, si è posta l’obiettivo di far conoscere a tutto il mondo il territorio marchigiano attraverso la valorizzazione della birra artigianale. Sono proposti eventi, manifestazioni e tante attività didattiche per degustare la birra con percorsi sensoriali e culturali unici. Significativo è stato l’aiuto dei giovani, primi promotori della loro terra, non solo spinti dalla voglia di convivialità ma anche di dar voce alle loro radici, al loro sapere, al loro passato per il loro futuro.
Ludovica Castelli