UNPLUGGED TOURISM: IL NUOVO TREND DELLE VACANZE A ZERO TECNOLOGIA
Secondo una recente ricerca Doxa ben il 58% degli italiani non si ritiene “emotivamente in grado” di affrontare una vacanza senza il cellulare ma, contrariamente a quanto pensino in molti, un viaggio senza tecnologia è possibile e, anzi, sta diventando un trend!

È definito “digital detox” oppure “unplugged tourism”, una vacanza per disintossicarsi da smartphone, tablet e computer … magari a contatto con la natura e in luoghi isolati che facilitino il distacco dalla tecnologia. Una formula che ha come possibile target l’oltre 70% degli italiani che -secondo una ricerca effettuata dall’Università di Stanford della California - sono colpiti da “tecno stress”.

L’industria del turismo sta rispondendo a questa nuova tendenza del mercato: sono sempre di più le strutture che offrono la disconnessione totale dai social media come Le Pause, a Marrakech o l’hotel Juma Lodge, fatto di palafitte sospese sulla foresta amazzonica, in Brasile.
Una tipologia di viaggio che è apprezzata soprattutto dai millennials che nel 41% dei casi temono che lo smartphone sia un impedimento a godersi una vacanza fino in fondo (rilevamento della società di marketing americana Jwt Intelligence).

Anche in Italia sono molte le destinazioni che stanno iniziando a proporre vacanze all’insegna dell’ unplugged tourism come eremi in Umbria convertiti in resort dove non sono ammessi né cellulari nè tv o la località montana di Livigno che l’estate scorsa ha proposto soggiorni di una settimana o di un weekend, ovviamente techno-free.L'idea era quella di coinvolgere l'utente in un percorso detox sotto forma di gaming, che lo obbligava a non avvicinarsi allo smartphone.

Secondo un’indagine della società di consulenza turistica Jfc, la quota degli italiani che sono potenzialmente interessati ad un soggiorno “disintossicante dal web” è pari al 42,7%, un’interessante fetta di mercato per gli operatori del settore!
Elena Marchi