IN SUD AFRICA TRA AVVENTURA E MEDITAZIONE
Il viaggiatore è sempre più zen. I ritmi frenetici della società occidentale in cui viviamo ci portano a considerare il viaggio come un momento di pausa e di libertà, in cui vivere esperienze indimenticabili e fuori dall’ordinario. Del resto abbiamo tutti bisogno di evadere dallo stress della vita quotidiana per tuffarci in un mondo nuovo, in cui rinascere e rigenerare mente e corpo. L’Africa sembra essere diventata la meta portabandiera di un turismo legato alla natura, alla scoperta e alla meditazione. Una destinazione che seduce grazie al suo fascino e grazie alla possibilità di effettuare safari alla scoperta delle meraviglie locali, che permettono ai visitatori di stare a contatto con la natura selvaggia.

Oltre all’esplorazione del territorio, dal Marocco al Sud Africa, questo Continente permette ai suoi visitatori di compiere attività legate allo yoga e alla meditazione, una fusione tra mindfulness e wilderness, che attira tutti i viaggiatori a caccia di esperienze uniche, in luoghi esotici e ricchi di spiritualità. A metà strada tra Pretoria e Graskop, il Blyde River Canyon, nella riserva naturale di Mpumalanga in Sud Africa, è uno dei luoghi più suggestivi di questa terra; il Canyon si estende dagli altipiani della diga di Blyde e attraversa la catena montuosa di Drakensberg, regalando ai suoi visitatori un panorama mozzafiato, per un viaggio all’insegna di esperienze autentiche.

Sono le donne in maggioranza rispetto agli uomini, che prediligono questo modo di intendere la vacanza, un percorso volto alla scoperta di sé, e del territorio, senza rinunciare al brivido dell’avventura. Un trend in crescita, destinato ad aumentare nel 2018, che vede le donne partire da sole o in piccoli gruppi con la voglia di lasciarsi catturare da una terra misteriosa, che lascia a tutti i suoi visitatori il “mal d’Africa”, ovvero un senso di nostalgia e il desiderio di ritornarci.

Anna Frijio