TURISMO: PRIMO AMBITO DI INTERVENTO PER IL POST-CORONAVIRUS
Sicuramente la flessione è stata registrata anche in altri settori commerciali, non vi è tuttavia ombra di dubbio che uno il turismo sia uno dei comparti maggiormente penalizzati dall’allarme Coronavirus.


Paura degli spostamenti e incertezza rispetto alle politiche di apertura e quarantena dei diversi Stati, hanno provocato una flessione dei viaggi out-going ma anche, e fortemente, nell’in-coming.


Oltre agli Stati, in aumento, che chiudono gli ingressi ai cittadini provenienti dall’Italia/Nord Italia o ne monitorano gli accessi, destano preoccupazione i tour operator che interrompono la vendita dei pacchetti di viaggio in Italia: ne è un esempio la Russia dove la vendita è quasi del tutto bloccata, dopo che l'Agenzia federale per il turismo Rosturizm ha diramato una raccomandazione in questo senso.


Un altro dato sullo stato di salute del turismo nazionale ci arriva dalla compagnia aerea Wizz Air che annuncia che una importante diminuzione delle prenotazioni verso l’Italia, l’ha costretta ad una riprogrammazione dei voli e a cancellazioni su specifiche rotte verso il Nord Italia tra l'11 marzo e il 2 aprile 2020, pari circa al 60% della capacità totale italiana. In meno di una settimana dall'esplosione dell'allarme, alberghi, b&b e agenzie di viaggio avevano già visto andare in fumo 200 milioni di euro di prenotazioni per il mese di marzo. Ed il dato è in costante aumento.


Questi dati non devono restare sterili strumenti di allarmismo ma possono essere utili indicatori per tracciare una fotografia dell’attuale stato dell’arte e chiedere il coinvolgimento degli enti di competenza per lavorare alla definizione di linee di intervento prioritarie.


In merito Confturismo elabora infatti una prima stima dell'impatto che il coronavirus potrebbe far registrare, nel prossimo trimestre, sul settore del turismo in Italia pari a circa 22 milioni di presenze in meno con una perdita di spesa di 2,7 miliardi di euro.


Questo rende evidente e necessario una linea di intervento statale e il governo si dichiara infatti pronto a scendere in campo: "Stiamo pensando a misure immediate, e poi insieme costruiremo un rilancio dell'immagine dell'Italia, che, sono sicuro, sarà rapido", afferma a Napoli, il ministro dei Beni culturali del Turismo, Dario Franceschini, al termine di una visita al museo Archeologico nazionale partenopeo in occasione del vertice intergovernativo Italia-Francia. "Venerdì mattina avremo un tavolo con le organizzazioni del turismo, poi incontreremo quelle dello spettacolo e del cinema. È chiaro che il turismo è il settore più colpito", aggiunge.