IL VIRTUAL NON BASTA, LA RIVINCITA DEL TURISMO PASSA DA SLOW-TOURISM ED ESPERIENZE TAILOR-MADE


Per rilanciare un settore dal quale dipende il 13% del Pil nazionale, in base ai dati raccolti da Deloitte Italia,per le destinazioni ed Enti del Turismo, non solo sarà necessario avvalersi di tools digitali per assicurare ai futuri viaggiatori nuove e-experience, ma occorrerà focalizzarsi sulla costruzione di itinerari iper-personalizzati, e formulare strategie per accendere i riflettori su piccoli borghi e centri storici, da esplorare in modalità slow. La soluzione per un 2021 ancora incerto sarà lo sviluppo di esperienze turistiche ibride, che prevedono la fruizione di servizi sia digitali, sia in presenza.


Il 13% degli intervistati infatti dichiara di preferire esperienze online, visitando in questa modalità mostre d’arte e spettacoli teatrali; mentre un grande percentuale, il 44%, si dimostra favorevole a un modello ibrido. Nonostante la voglia di tornare gradualmente alla normalità, la tecnologia sarà una risorsa indispensabile che con molte probabilità ci accompagnerà per i prossimi 12 mesi, assumendo nel tempo, con l’auspicabile miglioramento della situazione, un ruolo di arricchimento e supporto,volto a semplificare l’accesso e la fruizione di servizi o attrazioni turistiche.

Un'altra via per rilanciare il turismo, passa dal tailor-made e dalla creazione di pacchetti iper-personalizzati. Si stima che l’83% dei millennials, i nati negli anni ’80 e ’90, sia alla ricerca di un’esperienza di viaggio sempre più personalizzata, diretta conseguenza di una consapevolezza maggiore da parte dei viaggiatori, dell’impatto del turismo sul territorio e sulla natura, che li porta a optare per una scelta sempre più verde e quindi più sostenibile.