LA SOSTENIBILITÀ NELLA FILIERA VITIVINICOLA
Sappiamo ormai per certo che il tema della sostenibilità occupa una posizione sempre più rilevante in vari ambiti e aspetti della vita di tutti i giorni, tanto che ogni settore si sta muovendo verso questa direzione per rimanere al passo coi tempi rispettando, al tempo stesso, l’ambiente.
In questo senso, anche la filiera vitivinicola e, più in particolare, le cantine, non sono da meno. La svolta per il settore arriva con un decreto firmato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf) che prevede l’approvazione della certificazione nazionale della sostenibilità, la quale entrerà in vigore già a partire dalla prossima vendemmia 2022. Oltre alla certificazione delle pratiche sostenibili nel vigneto, ad esempio l’uso corretto degli agrofarmaci, ci si sta muovendo anche verso la sostenibilità in cantina attraverso nuovi processi di lavorazione, finendo poi con l’adozione di un bollino che valorizzi la certificazione.
Un importante passo avanti dato che, secondo un'indagine di Wine Intelligence i vini prodotti in modo sostenibile sono, insieme ai biologici, in cima alle preferenze dei consumatori ma anche un’opportunità di crescita da non sottovalutare. Ma quali sono i Paesi con i consumatori più sensibili e attenti alle pratiche sostenibili? Stando all’indagine citata sopra, gli Stati Uniti, la Germania e il Regno Unito conquistano il podio, seguiti dal Nord Europa, la Svizzera, il Brasile e l’Australia. Invece, la Nuova Zelanda si posiziona come Paese all’avanguardia nella produzione di vini sostenibili, avendo circa il 96% del proprio prodotto certificato e permettendo, così, ai vini green neozelandesi di distinguersi nel mondo.
Finalmente, anche il settore vitivinicolo potrà adattarsi alle pratiche sostenibili dalle viti alla cantina ponendo le basi per un’ulteriore evoluzione tutta da scoprire, e assaporare!
Simona Schifano