GARDEN TOURISM
Giardini e vivai come una destinazione turistica? All’estero è già un trend affermato che si chiama Garden Tourism e che sta prendendo piede anche in Italia. Negli USA il Garden Tourism supera in numeri di presenze quelli dei parchi divertimento del calibro di Disneyworld (75 milioni di visitatori) e in Canada sfiora i 27 milioni. In Europa i numeri si attestano sui 32 milioni di presenze in Germania, 2,5 milioni Francia, 3 milioni in Austria e 10 milioni inGran Bretagna dove un turista su tre sceglie il Garden Tourism.

L’Italia è una terra estremamente ricca di meravigliosi giardini e non è una sorpresa che questo trend stia sempre di più crescendo.
Sono già moltissimi, infatti, vivai o ville storiche in tutto lo stivale che offrono non solo percorsi guidati all’interno dei giardini ma vere e proprie esperienze come corsi di giardinaggio, aperitivi/cene, festival e anche strutture ricettive come dimore di charme o bed and breakfast che possano ospitare i turisti oltre la semplice “gita in giornata”.
Una tipologia di turismo che nel nostro Paese sta arrivando a sfiorare i 9 milioni di presenze l’anno e che è apprezzato per la sue caratteristiche di eco-sostenibilità, contatto con la natura e contemporaneamente per le valenze culturali e di riscoperta del territorio circostante.

Tra i giardini italiani più belli, dai quali partire per dedicarsi al garden tourism, ci cono:

il ParcoGiardino Sigurtà - a Valeggio sul Mincio (Veneto), dove storia, cultura e natura vi convivono in perfetta armonia - i Giardini della Villa Medicea di Castello - villa sede dell’Accademia della Crusca, sulle colline toscane, circondata da ampi giardini disposti su tre terrazze - il Giardino di Ninfa - nel Lazio (Cisterna di Latina), un’oasi verde realizzata sui ruderi della città medievale di Ninfa - e ParcoVilla San Michele - sul versante nord-orientale di Anacapri (Campania) ricco di piante caratteristiche della flora mediterranea con fioriture che si alternano tutto l’anno.
Elena Marchi