TURISTI ITALIANI: MENO STRESS, PIÙ BENESSERE
Dopo la pandemia gran parte degli italiani ha ripreso a viaggiare, ma con nuove esigenze: la parola d’ordine è infatti “benessere”. Uno degli ultimissimi trend che caratterizza il panorama del mercato dei viaggi è proprio la ricerca dell’evasione e del relax. Con lo stress accumulato negli ultimi anni è infatti cresciuta anche la voglia di staccare dalla frenesia della quotidianità.


Per questo motivo, oggi il desiderio dei turisti italiani che prenotano una vacanza è rivolto a una maggiore attenzione verso la salute psicofisica.
Nasce così il bisogno di dedicarsi sempre di più allo yoga e alla meditazione, per esempio, e aumenta il numero delle visite nei centri benessere e la ricerca del conforto delle cure termali, indipendentemente dalla stagione in cui si prenota la vacanza e dall’età dei viaggiatori.
Infatti, il “trend benessere” ha conquistato anche il mercato giovane e ciò ha permesso la crescita del fatturato, tanto che Massimo Caputi, presidente Federterme, ha dichiarato: “per fine anno contiamo di recuperare i livelli pre - pandemia quando il giro d'affari era di circa 800 milioni”.


L’Italia attualmente conta 320 centri termali in funzione, di cui il 90% è accreditato al Servizio Sanitario Nazionale. Il sistema termale nazionale accoglie ogni anno 2 milioni e 790 mila clienti, numeri molto più alti rispetto al resto del mondo. Inoltre, è già in corso la creazione di una piattaforma in grado di generare incoming e gestire i grandi flussi come succede all’estero.


Sebbene si tratti di numeri importanti, rimane ancora il problema dei costi che queste strutture devono sostenere e la carenza del personale dovuta all’emigrazione dei professionisti che preferiscono lavorare all’estero per percepire stipendi più alti.


Cosa fare quindi per ottimizzare il funzionamento di queste strutture che sembrano essere sempre più apprezzate dal pubblico italiano? Sicuramente è fondamentale attuare strategie importanti, volte sia a contrastare il caro energia, sia ad assicurare il giusto numero di operatori nei centri termali in grado di sostenere i grandi flussi incoming.
Simona Schifano