PAROLA D€ORDINE? FLESSIBILITà!
Il lungo periodo di stop dovuto alla pandemia di Covid-19, ha modificato in modo radicale le preferenze e i comportamenti di acquisto dei viaggiatori che ora più che mai desiderano viaggiare e concedersi qualche momento di relax, lontano dalla routine quotidiana cittadina.


Tra le richieste più gettonate c’è senza dubbio la maggiore flessibilità di viaggio, già concessa nei mesi estivi della ripartenza, e che ora chi progetta una vacanza si aspetta di default. A confermare ciò è l’ultimo rapporto di ricerca di viaggio “U.S. Traveler Behavior: Must-Haves for Moving Forward”, di Phocuswright la principale autorità mondiale per la ricerca nel settore dei viaggi, che spiega come alcuni trend dettati dalla pandemia siano fondamentali, come la flessibilità e la sicurezza sulla spesa sostenuta, mentre alcuni adattamenti a seguito del Covid siano considerati come necessità temporanee che i viaggiatori non vedono l’ora di lasciarsi alle spalle.
Secondo la ricerca, infatti, sette viaggiatori su dieci danno oggi più che mai priorità alla possibilità di booking (di alloggi, mezzi di trasporto e noleggi) flessibile con politiche di cancellazione sotto data e rimborsi.


Ma la maggior parte dei turisti ritiene che il costo di tali accortezze debba ricadere sulle compagnie di viaggio. In questo modo, le politiche di prenotazione implementate durante la pandemia possono essere confermate diventando il “new normal“: solo tre persone su dieci sono infatti disposte a pagare un supplemento per ottenere il vantaggio della flessibilità.


In cambio della flessibilità in fase di prenotazione, i viaggiatori sono disposti ad accettare dei compromessi: le richieste specifiche su una particolare tipologia carta di credito da utilizzare (magari branded) per usufruire di offerte flessibili (specie tra gli over 55), o la disponibilità a dare il consenso a un eventuale obbligo di adesione a programmi fedeltà (specie tra i 35 e i 54 anni).
Trovano, invece, meno consenso (solo il 30% dei campioni) le politiche che prevedono un’extra-fee.


Sebbene questo periodo ha messo a dura prova tutto il settore turistico a causa delle varie incertezze e restrizioni, la voglia di tornare a scoprire il mondo (anche quello vicino a casa) è sempre più forte. In particolare, è diventata ancora più importante per i viaggiatori l’esigenza di flessibilità: trovare voli aerei modificabili, prenotare hotel e auto a noleggio che consentano modifiche dell’ultimo minuto o cancellazioni gratuite per cause di forza maggiore.
Laura Riva