CICLOTURISMO: UNA MAGGIORE VALORIZZAZIONE PER UNA GESTIONE PIù MATURA
Italia e cicloturismo sono un binomio vincente, non a caso il Bel Paese vanta un grande patrimonio con 58 mila chilometri di rete cicloturistica e, sebbene non venga valorizzato completamente, politiche mirate al cicloturismo e investimenti possono dare una svolta importante a questo settore ed essere in grado di aumentare il numero di appassionati a questo sport, sia italiani sia esteri.
I cicloturisti stranieri provengono principalmente da Germania, Austria e Francia e per l’80% sono uomini, di cui il 40% ha un’età compresa tra i 31 e i 40 anni. Capire perché scelgono la penisola non è poi così difficile, infatti per il 63% degli intervistati il principale motivo per cui l’Italia rientra nelle mete predilette è senza dubbio la bellezza dei paesaggi tipici del nostro paese.
Ma quali numeri genera il cicloturismo? In generale il cicloturismo non è affatto un fenomeno da sottovalutare, anzi. Basti pensare che nel 2019 ha generato 55,1 milioni di pernottamenti, più della metà (34,4 milioni) erano turisti esteri. Inoltre, il turismo su due ruote genera una spesa totale pari a 4,6 miliardi di euro e 2,9 di questi sono spesi da stranieri con una spesa giornaliera pari a 75 euro volta all’acquisto di beni o servizi.
Il rapporto Isnart-Legambiente riporta che in Italia esistono circa 58 mila chilometri di itinerari perfetti per i cicloturistici, dalle piste ciclabili alle ciclopedonali passando per le ciclovie.
Qui, nel Bel Paese, vediamo però una netta divisione per quanto riguarda il cicloturismo: da un lato, il Nord accoglie una grande quantità di turisti e gestisce in maniera matura il fenomeno. Il Centro e il Sud, invece, il turismo su due ruote deve essere ancora migliorato sotto molto punti di vista e necessita di una maggiore presa di coscienza.
E’ necessario, però, che l’intero paese valorizzi in maniera adeguata questo patrimonio, in quanto potrebbe avere e suscitare un forte effetto volano, con un impatto in media cinque volte superiore a quello attuale. E questo effetto potrebbe salire persino di 8/9 volte in determinate regioni dove si può valorizzare, promuovere e sfruttare meglio il cicloturismo e il territorio circostante.
Eva Barri