IL MARKETING NON è PIù BASATO SULLE COSE CHE PRODUCI MA SULLE STORIE CHE RACCONTI
Una affermazione forte, che spazza via con un colpo di spugna il valore del prodotto, valore di cui sono intrisi i brand e che dagli anni 80 sono stati caricati di contenuti. Con questa frase Seth Godin il padre del permission marketing, presenta così il valore dello storytelling. Presente e richiesto oggi in tutti i prodotti di consumo, soprattutto nel lusso, nei prodotti di qualità, nel food d’eccellenza sino al turismo. Quindi vogliamo l’heritage il percorsi storico, più o meno affascinante, questo è oggi la nuova scelta del consumatore. Un importante supporter di questi nuovi percorsi è il digitale attraverso i vari siti, non sempre così attendibili ma completati dalle esperienze vissute da terzi. Qui, entrano i blog, curati non solo da giornalisti e scrittori, che per anni ci hanno affascinato nel descrivere le loro esperienze con criticità, ma attraverso i blogger e leve della comunicazione globale sia nel viaggio che nel food. Esperti in destinazioni, hotel, percorsi e dei cammini, coloro che li hanno toccati con mano, riportando alla nostra attenzione ciò che dovremo fare e conoscere ed essere trendy. Oggi, l’importante caduta nell’ultimo trimestre 2019 della stampa a favore del digitale ne è anche la prova. Oggi vogliamo vivere esperienze attraverso la conoscenza di quelle degli altri in tempo reale, finisce in parte l’era del turismo passivo, si rilega il soggiorno agli stanchi e alle famiglie, ricerchiamo le radici del viaggio, dalla cultura, alle tradizioni, alla cucina, al rapporto con gli autoctoni il che ci porterà a divenire viaggiatori più esperti. E quindi il famoso slogan “Hai ihai iahi….” di un conosciuto Tour Operator italiano oggi è forse superato?
Albert Redusa Levy