PRIMO DECRETO: GLI AIUTI DEL GOVERNO AL TURISMO
Come annunciato qualche giorno fa il Consiglio dei Ministri ha dato il via al decreto legge che dispone le prime misure urgenti in aiuto alle zone interessate dal Coronavirus.

Per il settore turistico e alberghiero in particolare, che sta affrontando una forte crisi di liquidità dovuta ai rimborsi delle caparre di chi ha annullato le prenotazioni, contestuale ad un calo delle presenze del 90%, il decreto prevede la possibilità di sospendere i versamenti di ritenute fiscali Irpef e contributi previdenziali Inps. Questa manovra sarà a favore dell’intero comparto nazionale, e non solo delle aree rosse, a riprova di una attenzione particolare del Governo alle ripercussioni che sta generando la diminuita attrattività turistica del Bel Paese.


La delicata questione della liquidità delle strutture ricettive è stata meglio precisata anche da parte delle associazioni che ricordano che se il rimborso integrale delle caparre è teoricamente obbligatorio per prenotazioni cancellate in strutture alberghiere della zona rossa (in quanto è chiaro l’impedimento di forza maggiore che limita la possibilità di raggiungere la struttura), non è altrettanto per le cancellazioni di prenotazioni in strutture in zona gialla, dove il rimborso sta a discrezione dell’albergatore e delle sue policy abituali.


Ciò nonostante il decreto appena emanato torna nuovamente sul punto liquidità prevedendo anche voucher per consentire alle agenzie turistiche di rimborsare in modo più snello le disdette sia di alberghi che di voli aerei.Una ipotesi della possibile linea di interventi che interesserà il turismo nazionale la si può scorgere guardando i sostegni riconosciuti ai residenti delle zone rosse, in particolare: slittamento nei pagamenti di fisco e bollette, 50 milioni in sostegno per le PMI e 500 euro al mese per 3 mesi per i lavoratori autonomi.