METROPOLI PIù A MISURA D€UOMO: QUANDO DA UNA DIFFICOLTà NASCE UN€OPPORTUNITà PER UNA MOBILITà GREEN
Questa pandemia ha sicuramente avuto un forte impatto sulle vite di ciascuno di noi, non solo però in modo negativo: restando in casa, infatti, abbiamo (ri)scoperto doti culinarie, artistiche, abbiamo viaggiato con la fantasia, tra le righe di romanzi ambientati in luoghi da sogno, guardando film.

Con l’inizio della fase due, siamo ritornati – nel rispetto di tutte le misure di sicurezza- a uscire, a spostarci per andare a trovare i parenti, o semplicemente per godere della natura che ignara di quello che stava accadendo è sbocciata.
Dunque, in questo nuovo scenario scandito dalla necessità di ritornare a spostarsi liberamente, ma nel rispetto della salute e della una natura, le grandi città di tutto il mondo si sono attiviate per rendere le metropoli più a misura d’uomo.

Legambiente Lombardia ha rilanciato l’appello ai sindaci e al presidente dell’Anci Lombardia Mauro Guerra, indicando ai primi cittadini un pacchetto di 5 misure sostenibili e concrete per ripensare la mobilità in città post Covid-19, evitando che l’auto, le moto e gli scooter, siano per i cittadini la soluzione più sicura per proteggersi dal virus e per spostarsi dentro e fuori l’area urbana.

Una di queste è incentivare l’utilizzo della bicicletta, il mezzo che permette il migliore distanziamento, potenziando e incrementato le piste ciclabili.
È la soluzione che stanno praticando già diverse città del mondo: da Montpellier con una striscia di vernice e cordoli di protezione con conetti provvisori, a Berlino allargando le piste ciclabili con nuove strisce laterali. Stesse misure decise anche a Bogotà, a Vancouver, New York, Boston e Parigi.

La buona notizia, pare quindi, che diversamente da quanto accaduto in piena pandemia, la maggior parte dei governi stia attuando delle azioni comuni per garantire la sicurezza ai propri cittadini nel rispetto dell’ambiente.
Chiara Guerra