NATALE 2020: COME GLI ITALIANI SI APPRESTANO A FESTEGGIARE IL PERIODO PIù MAGICO DELL'ANNO
Nonostante quest’anno il Natale sarà un po' “diverso”, gli italiani non vogliono rinunciare alle tradizioni e cucineranno i piatti tipici di questa festività che rimane tra le più sentite e festeggiate. Questo emerge dal sondaggio online di Toluna, piattaforma di consumer insights, che ha raggiunto 1.200 individui per scoprire come gli italiani si stanno preparando a festeggiare il 25 dicembre tra le mura domestiche.


Le tradizioni non si fermano e le tavole di Natale degli italiani saranno composte dalla famiglia (78%), anche se quasi 1 italiano su 5 trascorrerà il pranzo in coppia. Situazione, quest’ultima, che si verificherà soprattutto in Trentino-Alto Adige (36%), Sardegna (25%), Lombardia e Piemonte (21%).
Un’atmosfera più raccolta rispetto alle tavolate degli anni precedenti che però non abbandona lo spirito natalizio. Infatti, il 60% non rinuncia a qualche addobbo, il 24% dichiara che la tavola sarà allestita e imbandita in pieno stile natalizio.


9 italiani su 10 saranno ai fornelli per cucinare i piatti tipici della tradizione, con un budget che oscilla tra i 50 e i 100 euro (44%). In particolare, nel Centro Sud con Umbria (83%), Calabria (82%), Abruzzo e Campania (80%) ai primi posti in previsione di organizzare il pranzo di Natale all’insegna della tradizione.


Il 93% degli intervistati dichiara che andrà al supermercato perché la scelta degli alimenti è maggiore (50%) e vuole poter scegliere personalmente il prodotto soprattutto se fresco (43%). A dimostrazione della straordinaria digitalizzazione in atto, si fa strada anche la spesa online, che vede tra i suoi principali sostenitori non solo la Generazione Y, ma anche i Baby Boomers.


Anche se il trend della consegna a domicilio è sempre crescente, in questo anno di grandi cambiamenti che hanno stravolto anche le più comuni abitudini degli italiani, resiste il classico pranzo di Natale “fatto in casa”. Solo il 4% del campione intervistato opta, infatti, per questa soluzione anche il 25 dicembre. Le motivazioni che spingono ad ordinare food delivery sono soprattutto la validità del servizio (50%), scoperto proprio durante il lockdown, e la comodità (35%). Tra le app più utilizzate Just Eat è in prima posizione con il 40% delle preferenze, seguito da Deliveroo e Glovo (20%). Coloro che invece si affidano alla consegna a domicilio di un ristorante dichiarano la volontà di voler supportare una delle categorie più in difficoltà del momento (33%). Che sia forse una piccola manifestazione di solidarietà che ci porta a sperare in un futuro migliore?
Marialuisa Scatena